Norme redazionali 

REGOLAMENTO DEL COMITATO DI REDAZIONE


Il Comitato di Redazione dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena è costituito da:

  • Presidente del Comitato di Redazione
  • Direttore Responsabile del periodico
  • Responsabile tecnico della Redazione
  • Rappresentante della Sezione di Storia, Lettere e Arti
  • Rappresentante della Sezione di Scienze Morali, Giuridiche e Sociali
  • Rappresentante della Sezione di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali
Il Comitato tiene riunioni quadrimestrali, indette dal suo Presidente, valide con la maggioranza dei componenti. Le comunicazioni tra il Presidente e i membri del Comitato avvengono tra una riunione l’altra e salvo casi particolari, via e-mail.

L’autore invia all’Accademia il proprio contributo, che non dovrà superare le 20 pagine a stampa, equivalenti a 40.000 battute (spazi inclusi), comprensive delle note e delle immagini realizzate in jpg ad alta risoluzione (300 dpi) e in bianco e nero.
La pubblicazione d’immagini a colori è possibile a condizione che l’autore o l’istituzione di appartenenza ne sostenga personalmente il costo.

Il proponente dovrà inoltre indicare:
  • nome e cognome
  • dipartimento universitario o ente d’appartenenza
  • indirizzo e-mail
  • numero telefonico
  • riassunto in lingua italiana di non più di 1.500 battute, spazi inclusi (10-15 righe)
  • possibilmente anche abstract in inglese con le stesse caratteristiche di ampiezza
L’Accademia inoltra il contributo, corredato di tutte le informazioni richieste, al Presidente del Comitato di Redazione che, a sua volta, trasmetterà lo scritto al membro della Redazione competente per settore disciplinare, al fine di valutarne la qualità e di verificarne l’aderenza alle regole di pubblicazione. L’uniformità alle regole deve essere garantita dagli autori, che devono attenersi alle indicazioni editoriali presenti sul sito internet o ricevute per e-mail. Gli eventuali emendamenti di contenuto e forma dovranno essere sottoposti all’autore, libero di accoglierli o meno. Del testo, definitivamente accettato dal Comitato di Redazione per la pubblicazione, è pienamente responsabile il firmatario. Anche l’autore della prolusione della solenne apertura dell’Anno Accade mico osserverà le regole editoriali.

La pubblicazione degli atti di convegni tenuti in Accademia, e organiz zati dall’Accademia stessa, comporta la responsabilità scientifica degli organizzatori, l’esplicito gradimento del gruppo dei membri del comitato di redazione e la scrupolosa osservanza delle regole editoriali. Il responsabile del Convegno, definito lo spazio editoriale riservatogli come responsabile, deciderà quali testi pubblicare e quanto spazio conce dere ad ogni autore.

Nel caso di convegni tenuti in Accademia, ma non organizzati dall’Acca demia, i responsabili scientifici, se interessati alla pubblicazione dei contri buti sulle Memorie, concorreranno per i due terzi delle spese di stampa.

Gli autori dei contributi pubblicati riceveranno dall’Accademia una copia del volume in cui compare il loro contributo e il pdf impaginato del testo, corredato del frontespizio del tomo che lo contiene.
 

NORME TIPOGRAFICHE E REDAZIONALI

delle edizioni degli Atti e Memorie dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena
 

NORME GENERALI

Se il saggio è già stato pubblicato o fosse in via di pubblicazione su altra rivista o miscellanea di studi NON sarà accettato.
Al testo l’autore allegherà un breve abstract (1500 battute, spazi inclusi, per un totale di 10-15 ri-ghe) in lingua italiana e, possibilmente, anche in lingua inglese.
I contributi, uniformati alle norme di seguito precisate, perverranno alla Biblioteca dell’Accademia per posta elettronica o su CD o su DVD (e-mail: biblioteca@accademiasla-mo.it).
Eventuali immagini di corredo ai testi saranno digitali (formato jpg con risoluzione a 300 dpi), con didascalie indicate in un file separato, anch’esso recante il nome dell’autore.
Gli Autori sono pregati d’inviare i loro testi in formato Word.

Le note saranno a piè di pagina.
Il carattere neretto deve essere usato il meno possibile, soltanto se indispensabile, come può verifi-carsi in testi tecnici.
Eventuali brani riportati testualmente vanno trascritti in carattere minore, senza virgolette, preceduti e seguiti, se è il caso, da tre punti. Un salto del testo all’interno di una trascrizione è indicato con tre punti tra parentesi tonde. Eventuali integrazioni vanno segnalate tra parentesi quadre.

CONTRIBUTI DI SCIENZE FISICHE MATEMATICHE E NATURALI

Gli Autori sceglieranno il sistema di notazione tra quello tradizionale, qui proposto, e quello “an-glosassone” che prevede note sintetiche nel testo con, tra parentesi, l’anno di edizione dell’opera ci-tata e le pagine oppure il cognome dell’autore citato e l’anno di edizione. Al termine del saggio, nella bibliografia si elencano secondo l’ordine alfabetico gli autori delle opere citate, complete di editore e luogo di edizione.
 

NORME SPECIFICHE

citazioni bibliografiche nel testo e in nota

Nome dell’AUTORE:
nel testo il nome per esteso e il cognome vanno indicati in maiuscoletto.
in nota va indicato con iniziale del nome, seguita dal punto, e con il cognome in maiuscoletto.
Se gli autori sono due o tre vanno citati in maiuscoletto uno dopo l’altro, separati semplicemente da una virgola.
Se l’opera non ha autore o ha più di tre autori va citata sotto il titolo.
L’abbreviazione AA.VV. non è accettata.

Il TITOLO (e l’eventuale sottotitolo)
vanno in corsivo e seguiti dalla virgola, dopo la quale si trovano le indicazioni varie relative all’edizione, come “a cura di” seguito dal nome del curatore in carattere tondo. Più curatori, come più autori, si separano con una semplice virgola. Gli autori di presentazione, prefazione, postfazione, traduzione ecc. vanno trattati come i curatori.

LUOGO di edizione, EDITORE e DATA di stampa
vanno in tondo. Più luoghi vanno separati con un trattino.
In presenza dell’esponente che indica la NOTA, i segni di interpunzione precedono l’esponente stesso che va scritto senza spazio.

Le PAROLE STRANIERE vanno sempre in corsivo.


Esempi:

Nel corso del testo: DANTE ALIGHIERI, La Divina Commedia, Milano, Fabbri, 1985.
In nota: D. ALIGHIERI, La Divina Commedia, Milano, Fabbri, 1985.
Paesaggi di Biagio Marin, tra prosa e poesia. Atti del Convegno, Università degli Studi di Udine, 3-4 ottobre 2012, a cura di R. Norbedo e R. Zucco, Pisa-Roma, Fabrizio Serra Editore, 2014 («Studi mariniani, Supple-mento», 18)
ANGELO FORTUNATO FORMIGGINI (in nota A.F. FORMIGGINI), Parole in libertà, a cura di Margherita Bai, pre-sentazioni di Giorgio Pighi, Luca Bellingeri, Carlo Bonacini, Modena, Artestampa, 2009.

Un’opera citata in una nota immediatamente successiva va indicata con Ibidem (minuscolo e corsi-vo). La stessa opera citata a distanza va indicata con il nome dell’autore seguito da cit. (in tondo).
Se in una nota si citano di seguito più opere dello stesso autore, al posto del nome dell’autore si possono usare Idem o Eadem (in maiuscoletto). Se però le opere dello stesso autore sono più di una, la citazione si risolve così: CARLO CASTELLANI, cit., 1993, p. 34, indicando accanto a cit. l’anno di pubblicazione.

Esempi:

A. MANZONI, I promessi sposi, Milano, Mondadori, 1990, p. 18.
Ibidem, pp. 30-48.
A. MANZONI, I promessi sposi, Milano, Mondadori, 1990; IDEM, Adelchi, a cura di Gilberto Lonardi, commen-to e note di Paola Azzolini, 3. ed., Venezia, Marsilio, 2005.

Le citazioni bibliografiche di articoli in riviste o in monografie vanno indicate nel seguente modo:
AUTORE: in maiuscoletto
TITOLO e sottotitolo: in corsivo
Titolo RIVISTA: in tondo tra virgolette a doppio apice e senza in:
SERIE-ANNO: il numero di serie (es.: 11. ser.) va seguito, separato con la virgola, dal numero della rivista che è a sua volta accompagnato dall’anno tra parentesi tonde.
PAGINE: indicata con p. se si tratta di una sola; pp. se sono più d’una e intermedie, col. o coll. nel caso di impaginazione a colonne. Se ci si riferisce a un articolo di una rivista che è alle pp. 18-39 e ci si riferisce in particolare alla p. 30, si scrive: pp. 18-39: 30.
COLLANA: va indicata tra caporali, seguita dalla virgola con il numero del volume

Esempi:

M.P. BRANCHI (nel testo MARIA PIA BRANCHI), Storie di pietre e mattoni. L’Oratorio di San Michele di Leviz-zano (MO), “Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi”, 11. ser., 24 (2002), pp. 3-21.
R. AFFRANTI, D. LABATE, C. POGGI (nel testo RINO AFFRANTI, DONATO LABATE, CARLO POGGI), Ponte d’Ercole - Monte Apollo: un’area cultuale nell’Appennino modenese, “Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi”, 11. ser., 31 (2009), pp. 283-294.
G. MARINI, S. CAI, Ermeneutica e linguistica. Atti della Società Italiana di glottologia a cura di Alberto De Ju-liis, Pisa, 1981 («Biblioteca della Società Italiana di Glottologia», 27), pp. 117-136: 128.

Se l’opera è in più volumi, il volume a cui ci si riferisce in nota va indicato: vol. II, pp. 13-28.
Se invece l’opera è in più volumi e si fa la semplice citazione bibliografica si scrive: 2 voll. senza indicazione di alcun volume in particolare.
Se l’opera viene citata più volte, la si indica per esteso solo la prima, poi si ricorre a nome in maiu-scoletto, cit. (in tondo) a indicare il titolo e la pagina o le pagine di riferimento.

Esempio: CARLO CASTELLANI, cit., p. 18 o pp. 18-33.

 

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