11/2/2016 - UNA MACCHINA PRODIGIOSA: L’ACCELERATORE LHC DI GINEVRA

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11/2/2016 - UNA MACCHINA PRODIGIOSA: L’ACCELERATORE LHC DI GINEVRA

11 febbraio 2016 ore 16.30

SEZIONE DI SCIENZE FISICHE MATEMATICHE E NATURALI

Sala dei Presidenti

Prof. Rodolfo Cecchi
Professore emerito, Università di Modena e Reggio Emilia

L’acceleratore LHC (“Large Hadron Collider”), con i suoi enormi rivelatori relativi ai quattro principali esperimenti alimentati dalle collisioni tra protoni di energia pari a 7 TeV (7.10+12 eV) ciascuno, rappresenta il limite delle nostre attuali potenzialità di indagine scientifica. A giustificazione della qualifica di “macchina prodigiosa”, ricordiamo che esso:
- consente di “vedere” (ovvero di rendere investigabili) realtà estremamente piccole (come i quark, 10 -18 m);
- è capace di “creare”più materia rispetto al passato (sempre tramite l’equivalenza tra energia e materia scoperta da Einstein);
- permette di “avvicinarsi” fino a 10 -12 s dal Big Bang per studiare il più remoto passato dell’Universo.
Se poi volessimo limitarci al solo aspetto delle innovazioni tecnologiche necessarie per tali prestazioni, LHC ha determinato la crescita di tutta una industria di frontiera ad altissima specializzazione, che inevitabilmente avrà nel futuro ricadute anche nell’ordinario. Di tutto questo l’oratore, pur non rinunciando alla realtà scientifica di base, cercherà di fornire un resoconto semplice e suggestivo.

La S.V. è invitata

Il Presidente della Sezione
Prof. Marco Sola

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