10/05/2024 - Premiazioni del CONCORSO NAZIONALE DI STORIA DELLA SCIENZA “IL SAGGIATORE” DI GALILEO GALILEI - 1623/2023

La variegata portata rivoluzionaria dell’opera più filosofica di Galileo, si rivela soprattutto in chiave epistemologica, volendo ridefinire, attraverso una diversa e rigorosa classificazione delle “qualità”, e la matematizzazione di una natura inizialmente idealizzata, le origini della conoscenza sensibile e i presupposti stessi della conoscenza, cambiando così, radicalmente, il rapporto tra i dati della percezione sensibile e la realtà delle “cose” naturali. Svolte estreme e coraggiose, queste, che hanno indotto il principale esponente del Positivismo italiano a considerare Galileo anche come (addirittura) il fondatore della “Scienza sperimentale del pensiero”.

Circa quattro secoli fa, nel 1623, veniva pubblicato Il Saggiatore di Galileo, un’opera fondamentale che segna una tappa intermedia tra due altri suoi capolavori, il Sidereus Nuncius (del 1610) e il Dialogo sui Massimi Sistemi (del 1632). Il grande valore de Il Saggiatore sta nella rivoluzionaria proposta che la verità scientifica vada cercata nel libro della natura scritto in caratteri matematici e non solo nel parere di chi ci ha preceduto: esperimenti scientifici “sensati” e necessarie rigorose dimostrazioni come strumenti di una ricerca di verità sempre provvisorie in un cammino del pensiero umano che non avrà mai fine.